UN COREGONO NEL TICINO

Estratto dai "Rendiconti" del Regio Istituto di Scienze e Lettere, Serie II, Vol XXI. 1898

Nota redatta dal Prof. P. Pavesi

Il 26 gennaio 1897, verso la foce del Ticino, si scoprì un pesce ignoto, che si pensò essere un salmone che poteva essere stato incubato al ponte coperto e gettato nel fiume il 14 febbraio 1885. Tuttavia questa ipotesi fu subito scartata non appena il prof. P.Pavesi, dopo aver catturato il famigerato pesce, lo classificò come un Coregono. Il professore lo fece analizzare al museo civico a scopo di studio sulla fauna del Ticino.

Le sue caratteristiche sono:

-Lunghezza totale………………..mm 315

-altezza del corpo………………...mm 58

-Lunghezza del tronco…………mm 141

- " " della coda ………...mm 55

- " " del capo ……………mm 42

-Colore argenteo, a pena un po’ scuro al dorso

-Sesso maschile, immaturo

-Peso gr. 145.

Il problema che i naturalisti si sono subito posti è:" D’onde è venuto?"

I Coregoni non sono pesci tipici del Ticino e tanto meno del Po, dal quale avrebbe potuto risalire per breve tratto. Si registrava a quei tempi la presenza di 500 mila coregoni bianchi nel lago Maggiore e 100 mila nel lago di Lugano. Tuttavia quest’ ultima ipotesi fu subito scartata!!!!!

Si s’escluse poi che provenga dal bacino abduano, ossia dal Lario per la via dei canali artificiali fra Adda e Ticino. Avrebbe dovuto scendere l’Adda da Lecco a Trezzo, raggiungere Milano e prendere il Naviglio di Pavia per poi finire nel Ticino. Il giro tortuoso, difficilissimo per le cascate d’acqua e la fragilità dei coregoni, induce a pensare che abbia preso la via dei canali derivatori dal Ticino, cioè Naviglio Grande e Naviglio di Pavia.

Quindi la probalità maggiore , ovvero la certezza, sta per la via diretta del Ticino a partire dal Lago Maggiore, durante un periodo di piena.

 

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