Progetto "Un Po di cultura"

Zona di Pavia

 

Ricerca storico-geografica e analisi quantitativa delle acque condotta

sul corso d'acqua Roggia Castellara in località Corteolona (PV)

 

LA "CASTELLARA" E LE SUE ACQUE

Ricerca condotta e realizzata dal gruppo di lavoro formato dai componenti

P. Cobianchi - S. Lodola - L. Sforzini - N. Torchio

della classe 4^B del Liceo Scientifico Statale "T. Taramelli" di Pavia.

Il gruppo ringrazia per la collaborazione:

il docente di chimica e biologia della classe 4^B Prof.ssa A. Scala;

l'Istituto che ha messo a disposizione il laboratorio chimico e le apparecchiature informatiche.

 

Quadro geografico

Analisi delle acque

Risultati delle analisi

 

La Roggia Castellara: quadro geografico

 

La Roggia Castellara è un piccolo corso d'acqua, delle dimensioni di un grande fosso, e consiste in una ramificazione forzata del fiume Olona che scorre nelle vicinanze di Corteolona, a monte di uno sbarramento detto Travacca.

Il corso di questa roggia fu scavato da monaci nella valle dell'Olona, seguendo un percorso pressochè parallelo a questo alla distanza di circa un chilometro, per la bonifica del padule. Correva l'anno 1471. Lo scopo di questa grande opera era quello di convogliare le acque stagnanti e malariche, rendere fertili i terreni circostanti e, stando a testimonianze varie, anche quello della costruzione di vigneti. Grazie all'opera di bonifica dei monaci, Corteolona ha potuto godere di questa grande risorsa di acqua per diversi secoli, utilizzandola per le marcite, un tempo fulcro dell'attività contadina, per il funzionamento di due mulini per la macina di granaglie (ora purtroppo in rovina) ma soprattutto per l'irrigazione delle numerose risaie che ne costeggiano il corso.

Poiché le acque della Castellara derivano dal fiume Olona, diamo un breve tracciato del corso di questo fiume. Esso vede le prime luci nelle Prealpi Varesine nei pressi del lago di Lugano, attraversa un'area densamente industrializzata e popolata, la Brianza, per poi arrivare a Milano, dove scorre per la maggior parte nascosto. Possiamo quindi immaginare quanti scarichi, legalizzati o meno, corrompano la fauna e la flora di questo fiume. In seguito l'Olona subisce una ramificazione nel Milanese presso Opera. Uno dei due rami va a sfociare nel Lambro, l'altro percorre il Pavese formando una sorta di conca un tempo malsana presso la quale sorse Corteolona, non a caso su un piano rialzato per evitare possibili inondazioni.

Il ramo della Castellara che passa nei pressi di Corteolona, quello da noi analizzato, prosegue per qualche chilometro per sfociare infine nel Po in località San Zenone al Po (PV). Vicino allo sbarramento che dà acqua alla Roggia sorgevano tempo fa maestosi boschi si cerri, che ora sono solo un ricordo, sebbene siano presenti diversi pioppeti. Le acque dell'Olona scorrono lente, piatte e torbide, sicuramente meno pure di una volta, infatti pare che anni fa la pescagione fosse assai abbondante. Questo fatto era causato da una portata d'acqua maggiore e dalla minore incidenza dell'agricoltura intensiva del giorno d'oggi; si dice che fosse presente anche una discreta quantità di crostacei come granchi e gamberi di fiume. Tutti sappiamo quale importanza abbiano sempre avuto i fiumi per la civiltà, e ne sono un esempio l'Olona, che al nostro paese ha dato anche il nome, il Ticino per Pavia, e naturalmente il grande Po.

Focalizzando ora l'attenzione sulla nostra Roggia, possiamo dire che essa costeggia con profondità pressochè costante il fianco sinistro della conca dell'Olona ai piedi del paese, che vi immette alcuni scarichi fognari.

Sul lato destro della Castellara sono presenti numerose risaie, le quali sono state soggette nel tempo a varie alluvioni, l'ultima delle quali risale al Novembre 1994, causata da una piena del Po. Questa non raggiunse Corteolona perché posta, come abbiamo visto, su un piano più alto. Questa alluvione è la probabile causa della presenza di diversi gusci di Anodonta sulle rive della roggia, rilevata durante i prelievi da noi effettuati allo scopo di verificarne il grado di inquinamento delle acque. Sul lato sinistro la roggia è delimitata dal suddetto dislivello, ove crescono numerose ed imponenti robinie e dove si possono trovare diverse tane di lepri, data la vicinanza della riserva di caccia di Corteolona.

 

 

Analisi delle acque

Corteolona (PV) - E' il giorno 18-02-00. Siamo nel pomeriggio di una giornata soleggiata, rinfrescata da un venticello sottile e fresco, eredità dell'Inverno che si sta per concludere, a giudicare dalle giornate di sole che si stanno susseguendo nelle ultime settimane. La temperatura atmosferica si aggira intorno ai 12°C. Ci siamo recati nelle vicinanze di Corteolona dove scorre la Roggia Castellara. Abbiamo effettuato tre prelievi delle acque di tale corso d'acqua a mezzo di barattoli forniti di particolari accessori che ci permettessero di prelevare l'acqua nel mezzo del corso della roggia e sotto il pelo dell'acqua.

Dopo aver raccolto e numerato i tre campioni prelevati, siamo passati alla fase di analisi delle acque che il nostro corso d'acqua ci ha fornito.

Per l'attuazione di tali esami ci siamo serviti del materiale a disposizione del laboratorio chimico del nostro Istituto scolastico. I kit utilizzati per le analisi sono essenzialmente di due tipi: colorimetrici e volumetrici.

Essi funzionano secondo gli schemi generali qui sotto riportati:

 

KIT COLORIMETRICI

 

KIT VOLUMETRICI

 

 

 

 

 

 

Risultati delle Analisi


 

Esami condotti presso il laboratorio chimico del Liceo Scientifico "T: Taramelli" -PV- dagli studenti Cobianchi - Lodola - Sforzini - Torchio, con la supervisione della Prof. Ssa A. Scala

 

TIPI DI ESAMI

 

1°prelievo-cascata

prima dello scarico fognario

2°prelievo

quache metro dopo

lo scarico fognario

3°prelievo-mulino

qualche centinaio di

metri dopo la fogna

valori normali

in accordo con la

legge Merli

NITRITI NO2- [mg/l]

0

0

0,6

0

NITRATI NO3- [mg/l]

0

0

2,5

0

PEROSSIDO H2O2 [mg/l]

0

0,5

-

0

NITRITI NO2- [mg/l]

(con reagente)

0,1

0,2

0,2

0

DUREZZA CaCO3 [°F]

12

20

20

 

pH-cartina al tornasole

7

7,5

7,5

5,5 - 9,5

AMMONIACA NH3 [mg/l]

0,25

1,5

0

15

FOSFATI PO4 [mg/l]

5

0,75

5

10

SOLFATI SO42- [mg/l]

200

100

50

1000

CLORURI Cl- [mg/l]

16

20

16

1000

 

 

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