Quante specie sulla terra?

 

Una risposta a questa domanda potrebbe contribuire alla conservazione della diversità biologica e a migliorare comprensione di questioni cruciali come l’evoluzione, la gestione e la salvaguardia dell’ambiente.
  
Le stime relative a quante specie di piante, animali e altri esseri viventi esistano in totale sulla Terra variano assai: si va da soli tre milioni a 30 milioni e oltre. Non essendoci un archivio centrale delle specie descritte, non sappiamo neppure quante specie siano già state classificate fino ad oggi.
  
Conoscere il numero totale di specie esistenti e la loro distribuzione è infatti una premessa necessaria per formulare un programma razionale inteso a conservare, nella misura possibile, ciò che resta della diversità biologica.
  
Vi sono anche importanti ragioni pratiche per contare e catalogare le specie. Una frazione considerevole dei farmaci oggi in uso è stata prodotta a partire da composti che si trovano nelle piante. Inoltre molti frutti commestibili e molte radici utilizzabili in campo alimentare sono in larga misura non sfruttati.
  
Anche tra i generi più familiari di piante agricole, si scoprono in continuazione nuove varianti geografiche che contengono la materia prima da cui possono essere creati ceppi più produttivi e resistenti alle malattie, attraverso opportuni incroci o con il ricorso all’ingegneria genetica. I successi della moderna agricoltura intensiva sono stati accompagnati da un pericoloso restringimento della gamma di piante coltivate dagli agricoltori, con un conseguente aumento della suscettibilità delle specie coltivate alle malattie e ai cambiamenti climatici.
  
I primi tentativi di concepire il mondo organico come un sistema ordinato risalgono ad Aristotele. La tassonomia ha preso le mosse dall’opera del grande naturalista svedese Carlo Linneo. Il suo libro Systema Naturae in cui sono classificate circa 9000 specie fra piante e animali, fu pubblicata nel 1758, un secolo dopo che Isaac Newton are giunto ad una formulazione analitica e predittiva delle leggi della gravità.
  
Da allora i tassonomisti hanno continuato ad aggiungere specie all’elenco di Linneo. Un’attenzione del tutto speciale è stata sempre riservata agli animali ricoperti di penne e da pelo, la cui catalogazione è pressochè completa. Attualmente gli specialisti non scoprono più di tre- cinque specie l’anno . La situazione è simile per quanto riguarda i mammiferi, con circa 4000 specie conosciute, ma per questo gruppo l’elenco si allunga ogni anno, in media in genere di una ventina di specie.
  
Il quadro è nettamente differente per gli organismi che non siano né uccelli né mammiferi. Se consideriamo il numero di specie progressivamente descritte di aracnidi e crostacei buona parte delle specie conosciute è stata scoperta solo dopo il 1960 

Le figure mostrano in scala logaritmica le frazioni di specie catalogate nei diversi anni per gli UCCELLI (totale 9000 specie catalogate) e gli ARTROPODI (INSETTI ESCLUSI) che comprendono 130 000 specie .

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