Pari Opportunità, Politiche dei Tempi, Volontariato, Politiche Sociali
04 settembre 2020

"RI-m-PARANDO si impara" - Progetto di Giustizia Riparativa

 

Il Comune di Pavia ha partecipato, in qualità di ente capofila, di concerto con i Servizi dell'Amministrazione della Giustizia (C.C. "Torre del Gallo" di Pavia, UEPE e USSM) e con la collaborazione del Centro Servizi Formazione e della Coop. Liberamente – Percorsi di donne contro la violenza, al bando Regionale "Progetti di intervento di inclusione sociale mediante l'implementazione di un programma di giustizia riparativa nei riguardi di giovani autori di reato e a tutela e protezione delle vittime".

Il progetto, denominato "RI-m-PARANDO si impara" – percorsi sperimentali per processi di autodeterminazione ed esiti riparativi", è stato ammesso e finanziato con decreto di Regione Lombardia ( n. 4167 del 03/04/2020).

La finalità è quella di avvalersi della collaborazione di partner con una vasta esperienza di settore, per realizzare percorsi di sostegno concreti a favore delle donne vittime di violenze e di rieducazione degli autori di reato, d'intesa con i Servizi dell'Amministrazione della Giustizia (osservatori qualificati dei problemi del territorio).

Nel dettaglio, si intende promuovere l'adozione della giustizia ripartiva (da affiancare repressione penale degli episodi di reato), come modello di giustizia che coinvolga la donna vittima di violenza di genere, il recupero attivo del colpevole (giovane autore o adulto) e la comunità nel suo complesso, alla ricerca di soluzioni che consentano una effettiva riparazione del torto, anche attraverso forme di riconciliazione, e il rafforzamento del senso di sicurezza della vittima e della collettività.

Le azioni progettuali prevedono:

- la presa in carico degli autori di reato, con finalità di trattamento psico-socioeducativo;

- il potenziamento dei servizi di assistenza e sostegno a donne vittime di violenza di genere;

- l'implementazione di servizi specifici finalizzati all'orientamento e al reinserimento lavorativo di donne, anche per favorire la loro autonomia economico-abitativa;

- l'orientamento e la formazione lavorativa degli autori di reato, finalizzata al reinserimento nel tessuto socio-economico, così da ridurre il rischio di reiterazione dei comportamenti violenti;

- la strutturazione di laboratori e gruppi di parola per gli autori di reato, finalizzati all'acquisizione di una sempre maggiore consapevolezza delle proprie responsabilità, e di laboratori per le vittime, finalizzati al confronto reciproco, all'acquisizione e condivisione di informazioni specifiche che agevolino l'autonomia personale nonché la conoscenza delle procedure legali di loro interesse;

- la predisposizione di percorsi formativi all'interno degli istituti scolastici, al fine di sensibilizzare gli studenti sul tema della violenza di genere nonché di informarli sulle caratteristiche della giustizia riparativa e della mediazione sociale, familiare e penale, così da prevenire lo sviluppo di comportamenti violenti;

- il potenziamento dei servizi legali a favore di donne vittime di violenza di genere, anche in via d'urgenza; - la predisposizione di un percorso formativo rivolto a operatori sociali o dei Servizi dell'Amministrazione della Giustizia (C.C. "Torre del Gallo" di Pavia, UEPE e USSM) sui temi della presa in carico dell'autore di reato e della donna vittima di violenza di genere;

- la costituzione di uno spazio di ascolto e confronto per le famiglie degli autori di reato, quale passaggio imprescindibile allo scopo di consolidare il processo di assunzione di responsabilità da parte del colpevole;

- la mediazione penale e sociale, con il coinvolgimento dell'intera comunità di riferimento;

- l'implementazione del servizio di reperibilità telefonica h24 del Centro Antiviolenza in situazioni di "codice rosso", con la possibilità di ricorrere a esso anche da parte dei Servizi dell'Amministrazione della Giustizia (C.C. "Torre del Gallo" di Pavia, UEPE e USSM) al fine di facilitare la ricezione delle segnalazioni, a integrazione di quanto già fatto con gli enti appartenenti alla Rete Interistituzionale Antiviolenza;

- la strutturazione di interventi a favore di giovani autori di reato, ai fini del loro recupero.

In questa ottica si inserisce l'importante apporto che potrà essere garantito dalla "Rete di sostegno" costituita da enti e organismi operanti nel territorio di Pavia e provincia, quali, oltre al Comune di Pavia:

• Prefettura Pavia

• Provincia di Pavia;

• ATS Pavia;

• UST-CISL Pavia e Lodi;

• Consorzio Sociale Pavese;

• Comune di Vigevano;

• Comune di Vigevano capofila dell'Ambito distrettuale della Lomellina;

• Comune di Siziano capofila dell'Ambito distrettuale dell'Alto e Basso pavese;

• Comune di Broni;

• Comune di Stradella;

• Ordine dei Medici della provincia di Pavia;

• Ordine delle professioni Infermieristiche della provincia di Pavia;

• Ordine Regionale degli Assistenti Sociali della Lombardia; • Associazione AGAPE (ente operativo della Caritas diocesana di Pavia);

• Associazione Città Solidale Pavia – ONLUS;

• Associazione L'arcobaleno dei sogni ONLUS;

• Associazione Paviapnea;

• CSV – Centro Servizi Volontariato Lombardia Sud;

• Consulta per il Volontariato del Comune di Pavia;

• Cooperativa sociale Famiglia Ottolini ONLUS;

• Cooperativa sociale Casa del Giovane Pavia;

• Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo Pavia; • Fondazione S. Maugeri; • Fondazione Le Vele; • Servizi Sociali Autogestiti ONLUS.

Dirigente responsabile:

Dott.ssa Antonella Carena tel.0382399515/516 fax 0382399517, email: acarena@comune.pv.it

Servizio Coordinamento: Dott. Gian Carlo Costantini tel. 0382399533 - email gcostantini@comune.pv.it