EMERGENZA ACQUA !!!

 

Acqua fattore limitante

Quanta acqua c’è?

L’acqua come fonte di vita

 

 

 

 

Acqua fattore limitante

 

L’acqua è, per usare un termine tratto dall’ecologia, un “fattore limitante” dello sviluppo. Anche in presenza di altri fattori (mano d’opera, capitale, terra, minerali, risorse naturali) la scarsità o la mancanza di acqua impedisce una vita domestica e urbana decente e moderna, l’agricoltura, attività manifatturiere, turismo.

Benchè apparentemente l’acqua sia una risorsa rinnovabile, le cui riserve sono continuamente reintegrate attraverso il grande ciclo naturale dell’acqua, in molte zone della Terra l’acqua è scarsa; in altre l’acqua è abbondante, ma la qualità delle riserve viene continuamente peggiorata dagli inquinamenti e la disponibilità di acqua dolce di buona qualità si fa progressivamente sempre più scarsa.

L’emergenza riguarda tutti, non solo i Paesi del Sud del mondo: oltre il 60% delle grandi città europee sfrutta eccessivamente le proprie risorse idriche.

 

Quanta acqua c’è?

 

La maggior parte dell’acqua sulla Terra è presente nei mari e negli oceani sotto forma di soluzione salina con un contenuti di sali che rende l’acqua inadatta per la vita vegetale e animale e per le attività umane. Le acque dolci, cioè a basso contenuto salino, presenti nel sottosuolo ammontano ad appena 11 milioni di miliardi di tonnellate e quelle dei fiumi e dei laghi ad appena 0,13 milioni di miliardi di tonnellate. Sembrerebbe molto, ma non bisogna lasciarsi trarre in inganno: l’acqua che cade, in media, sulla superficie delle terre emerse è di circa 100.000 miliardi di tonnellate all’anno, ma non è distribuita in modo equo, infatti in certe zone dei continenti cadono anche 2000 millimetri di acqua; in altre poche decine di millimetri.

 

L’acqua come fonte di vita

L’eccessivo sfruttamento economico del suolo (distribuzione dei boschi, agricoltura intensiva, eccessiva edificazione) provoca alterazioni e squilibri nel ciclo dell’acqua: diminuiscono le precipitazioni e aumenta la richiesta di acqua per l’irrigazione e per le città. Le comunità umane, allora, hanno bisogno di estrarre più acqua dal sottosuolo, di “importare” acqua da zone lontane, sottraendola ad altre comunità e ad altri usi; nello stesso tempo le attività agricole e urbane e industriali generano crescenti quantità di scorie e rifiuti che vengono immessi nei fiumi e nei laghi e che peggiorano la qualità delle acque contenute nelle riserve da cui vengono estratte crescenti quantità di acqua.

 

Ecco quanti litri d’acqua sono      necessari, nel settore agricolo e     dell’allevamento, per ottenere un   chilogrammo di prodotto. Per esempio, per avere un chilo di carne fresca di pollo, si devono utilizzare 3500 litri di acqua, per un chilo di patate solo 500 litri. L’allevamento utilizza molte più risorse delle coltivazioni.

 

 

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