IL TERDOPPIO

 

In occasione del concorso "Un Po di cultura" il gruppo formato da Giulia Amodeo, Valentina Bianchi, Martina Grigollo, Mariaelena Montera e Marco Ornigotti, studenti della classe 4^ sezione B del Liceo Scientifico "T.Taramelli"-Pavia, si è impegnato a condurre una ricerca su un affluente del fiume Po, nonché del Ticino: il Terdoppio.

Questo torrente nasce in una zona limitrofa a Novara da quattro sorgenti:

Dopo un breve tratto sul territorio piemontese, giunge in quello lombardo presso Cassolnovo, dove una parte di esso si stacca dal ramo principale per gettarsi nel Po, mentre il ramo principale prosegue nella zona della Lomellina attraversando i comuni di Alagna Lomellina, Dorno, Garlasco, Tromello, Sannazzaro de’Burgundi, s’immette nel Ticino nei pressi di Zinasco.

Abbiamo effettuato le analisi chimiche delle acque del suddetto torrente, prelevando, nel mese di febbraio, un campione d’acqua a circa 2 metri dalla costa, con una temperatura esterna di circa 12°C, mentre quella dell'acqua era intorno ai 9-10°C. Attraverso le analisi, compiute all'interno del liceo con la supervisione della nostra professoressa, è emerso che i valori risultano nella norma, come previsto nella legge Merli.

Riportiamo qui di seguito una tabella raffigurante i risultati delle analisi e il loro confronto con i parametri della suddetta legge.

 

Tipo di analisi

Formule chimiche

Valori ottenuti

Valori di riferimento

Ione ammonio

[NH4]+

10 mg/l

83 mg/l

Ammoniaca

NH3

0 mg/l

/

Fosfati

(PO4)3-

0,75 mg/l

0,078 mg/l

Nitriti

(NO)2

0,05 mg/l

0,088 mg/l

Nitrati

(NO)3

0 mg/l

9,2 mg/l

Cloruri

Cl-

16 mg/l

11 mg/l

Solfati

(SO4)2-

100 mg/l

40 mg/l

Durezza

CaCO3

7 F°

16 F°

PH

/

7,5

7,54

 

 

La fauna del Terdoppio

 

Anche se non fa parte del parco del Ticino, la zona del Terdoppio presenta una fauna ed una flora simile a quella del parco. Nelle zone si possono trovare molte specie di animali, quali ad esempio scoiattoli, tassi, volpi, e mammiferi di vario genere; in alcune parti, come ad esempio presso la cascina Venara presso Cielo Alto, è possibile trovare un osservatorio per ammirare gli uccelli nidificanti, tra cui l'airone cinerino e il Martin pescatore.

Riuscire a vedere gli animali nel loro ambiente non è difficile: ci vuole pazienza, occhio vigile, ma soprattutto rispetto del silenzio e dello spazio vitale degli animali che ci si appresta ad osservare. Da ricordare che la zona è riserva di caccia, per cui non è possibile cacciare senza l'autorizzazione particolare concessa dai vari comuni partecipanti all'iniziativa.

Per quanto riguarda la flora, è possibile notare una grande varietà di piante boschive, come pini, abeti, larici e pioppi, di cui sono presenti molte piantagioni, e elementi vegetali tipici di ambienti in cui sono presenti delle risaie, prevalente attività agricola del luogo, permessa anche dalla vicinanza del torrente, che fornisce una grande e comoda quantità di acqua per l'irrigazione delle risaie.

Il corso d'acqua, apparentemente calmo e privo di qualsiasi pericolo, presenta invece molte zone di acqua profonda, nelle quali è pericoloso avventurarsi senza una buona conoscenza del torrente, per la presenza di forti mulinelli che ne alterano la velocità di corso. La tortuosità del Terdoppio ha permesso la formazione di molte anse, sulle cui coste sono sorte spiagge, che sono recentemente scomparse perché abbandonate, in quanto il Terdoppio era considerato inquinato, per la presenza di rifiuti organici e non biodegradabili che sono stati introdotti illegalmente.

A testimonianza dell’ambiente che circonda il Terdoppio, riportiamo qui di seguito delle immagini che ritraggono le aree più significative della zona nei pressi di Dorno, precisamente vicino al ponte che collega Dorno ad Alagna, e in una delle più note anse del fiume, nota ai dornesi col nome dialettale di “Val Dricia (Valle diritta, per la sua posizione in una zona pianeggiante) ”.

Ecco le foto con le didascalie poste sotto di loro

 

Immagine n°1

Rappresenta uno scorcio del torrente Terdoppio nella zona del ponte che collega Dorno ad Alagna, in prossimità del percorso vita istituito all’interno della zona del torrente

 

 

Immagine n°2

In questa immagine si possono vedere i denti di leone, flora tipica della zona: sono quei fiorellini gialli sulla sinistra.

 

 

Immagine n°3

Un caratteristico scorcio del torrente immerso nella flora della sua zona, circondato da pini a abeti

 

 

Immagine n°4

Una delle tante anse del torrente

 

 

Immagine n°5

Questa è la parte più conosciuta del torrente: una volta su questa riva sorgeva una spiaggia  alla quale si poteva accedere e quindi fare il bagno nel torrente; ora quello che ne resta è un lembo di terra occupato per la maggior parte da rifiuti

 

 

Immagine n°6

Questo è lo stato attuale di quella che una volta era la spiaggia, in uno scorcio.

 

 

Immagine n°7

Il luogo del prelevamento del campione d’acqua sul quale si sono svolte le analisi

 

 

Immagine n°8

Il grande prato vicino alla spiaggia: ora è lasciato alla natura, ma un tempo era curato

 

 

Immagine n°9

La famosa “grotta”, un intrico di vegetazione che cela al suo interno una cascata. Purtroppo non è stato possibile fotografarla in quanto la “grotta” si trova dall’altra riva, inaccessibile, dl torrente, e l’acqua in quella zona è molto profonda.

 

 

 

 

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