Far Bene per Star Bene, a.s. 2013/2014

 

Progetto promosso dall'Assessorato Pari Opportunità/Sportello Antidiscriminazioni e UNAR, in collaborazione con l'Università degli Studi di Pavia, Antigone, Arci, Arcigay, Babele, CEM, Comitato di Coordinamento Pavese per i Problemi dell'Handicap, Comitato Pavia Asti Senegal, Con-Tatto, Liberamente, UILDM, con il patrocinio dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Ambito Territoriale XIX Pavia

 

Contesto e obiettivi
Sostenere i percorsi di crescita di bambini e adolescenti diventa una priorità sociale ed educativa perché si instaurino e mantengano relazioni sociali positive, necessarie a creare e consolidare condizioni di convivenza e interazione sociale più "mature" e orientate al reciproco rispetto.

Il progetto intende proporre un percorso di prevenzione capace di attivare negli alunni risorse sia personali sia relazionali in un’ottica di accoglienza per favorire politiche di antidiscriminazione. Verrà privilegiata la dimensione inclusiva e di rispetto delle diversità al fine di ridurre potenziali situazioni conflittuali, aggressive e denigranti.

La condizione attuale spesso propone contesti e modelli anomici e poco significativi, con il rischio per i giovani di intraprendere traiettorie evolutive non sempre adeguate e rispettose dell’altro. Inserire percorsi significativi di crescita nel momento formativo scolastico permette ai ragazzi di investire sulla dimensione valoriale rendendoli protagonisti del loro progetto di vita, attivando adeguate strategie sociali e stimolando un buona consapevolezza di cittadinanza.

Destinatari
Alunni delle scuole secondarie di 1°grado. Hanno a derito al progetto 4 scuole (Angelini e Casorati di Pavia e le scuole di Giussago e Siziano) per un totale di 9 classi e 209 alunni coinvolti.

Percorso progettuale
La proposta progettuale si sviluppa secondo un modello cooperativo di peer education al fine di aumentare l’assunzione di responsabilità fin da bambini e limitare, così, eventuali situazioni di esclusione sociale. L’azione entro un gruppo si configura perciò come una via importante per il processo di prevenzione del disagio e di ri-motivazione sociale in un’ottica costruttiva per essere protagonisti e non comparse.
Il progetto intende essere l’occasione per strutturare percorsi di intervento e di formazione capaci di rendere conto della molteplicità delle variabili implicate nel processo di crescita che in alcuni casi potrebbero assumere connotazioni negative, con esiti e di svalutazione degli altri o assunzione di possibili comportamenti disfunzionali o a rischio. Nello specifico si intende:

  • favorire l’autonomia personale e l’impegno sociale attraverso percorsi che promuovano lo sviluppo valoriale, la cittadinanza partecipata e l’assunzione di responsabilità, favorire lo sviluppo del pensiero critico, delle capacità di ragionamento e del problem solving;
  • favorire lo sviluppo di competenze cooperative e di gestione dei conflitti;
  • favorire la gestione del repertorio socio emotivo e promuovere strategie di autoregolazione.

Il percorso prevede che il tema della prevaricazione/discriminazione nelle relazioni con rischio degenerativo sia affrontato in ogni scuola, con modalità interattive e sotto forma di interventi laboratoriali, approfondendo uno specifico focus (uno specifico fattore di discriminazione) a cura di una delle associazioni dello Sportello Antidiscriminazioni, individuata sulla base della propria competenza e del proprio ambito di intervento. I laboratori si concluderanno con l'ideazione di un filmato, girato dalla classe con il cellulare, che costituisca una sorta di spot, da divulgare e pubblicare sui siti delle scuole coinvolte, per promuovere il tema delle relazioni positive. Il progetto si concluderà con un convegno aperto a tutti, di restituzione e divulgazione degli esiti del percorso.

Le associazioni dello Sportello Antidiscriminazioni e il C.E.M.
Al progetto, promosso dall'Assessorato alle Pari Opportunità/Sportello Antidiscriminazioni del Comune di Pavia, con la supervisione scientifica del Dipartimento di Brain and Behavioral Sciences - Sezione di Psicologia dell'Università degli Studi di Pavia, hanno aderito nove delle associazioni dello Sportello Antidiscriminazioni:

  • Associazione Culturale Antigone
  • Arci
  • Comitato Territoriale Pavia
  • Arcigay Pavia – Coming Out
  • Associazione Babele
  • Comitato di Coordinamento Pavese per i Problemi dell'Handicap
  • Comitato Pavia Asti Senegal
  • Cooperativa Con-Tatto
  • Cooperativa LiberaMente – Percorsi di Donne contro la Violenza
  • UILDM Pavia

A queste si è unito anche il Centro di Educazione ai Media, coinvolto per la professionalità maturata nell'ambito delle attività di ricerca/didattiche e nelle discipline relative all’educazione attraverso e verso i media.

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