IO NON CI STO! Ribalta lo stereotipo sulla violenza di genere

 

Nell'ambito del programma pluriennale
COME COMUNICHI? Educare al rispetto tra uomini e donne"
promosso dall'Assessorato alle Pari Opportunità

è iniziato il progetto di alternanza scuola-lavoro
"IO NON CI STO! Ribalta lo stereotipo sulla violenza di genere"
che coinvolge la classe 4°ASE dell'Istituto Adelaide Cairoli

 

Studenti e studentesse sono coinvolti nella realizzazione di un laboratorio di teatro sociale e in tutte le fasi di ideazione, produzione e diffusione di una performance teatrale, diventando protagonisti attivi nel promuovere una riflessione sugli stereotipi di genere e un confronto sulle diverse forme di violenza contro le donne e sulla loro rappresentazione mediatica.

"Se le donne sono frivole è perché sono intelligenti a oltranza"
Alda Merini

Capelli scompigliati e graffi. Delle donne frivole non ci si può fidare. Occhi neri e labbra sanguinanti. Sono le donne ad essere infedeli. Braccia livide e corpi esanimi. Le donne sono inutili e buone a nulla. Questa donna è lo stereotipo femminile radicato all'interno della società. Stereotipo che si trasforma inevitabilmente in una prigione di cristallo che intrappola, rinchiude e lentamente soffoca quello che veramente le donne sono, con le loro infinite sfumature.

Nasce qui un progetto volto a far cogliere queste sfumature, a distruggere gli stereotipi legati al sesso femminile. Stereotipi che non rappresentano e che non permettono di mostrare le donne per ciò che davvero sono.
Il progetto è promosso dall'Assessorato delle Pari Opportunità del Comune di Pavia, insieme all'Istituto A. Cairoli, con il coinvolgimento di APS Calypso-Il teatro per il Sociale e Associazione Culturale Antigone. Protagonisti sono le ragazze e i ragazzi della 4° ASE dell'Istituto Magistrale A. Cairoli, i quali, tramite un percorso di alternanza scuola-lavoro, saranno guidati nell'ideazione di uno spettacolo teatrale che andrà in scena il prossimo 20 aprile al Teatro Cesare Volta di Pavia e che sarà presentato nell'ambito di "Scuole In Scena" il 9 maggio al Teatro Fraschini.
È un progetto che fa comprendere quanto allontanarsi da questo stereotipo, che tenta ancora di soffocare e relegare ad una posizione di donne sottomesse, sia possibile e quanto noi ragazzi possiamo impegnarci per diffondere questo messaggio. Un percorso che sprona al rispetto verso se stesse, perché è questo che ogni donna deve impegnarsi a fare: è il primo passo da compiere verso un'emancipazione che mostra i primi graffi, ma che ancora deve essere portata a termine.
Lo scopo dell'iniziativa è prendere tutti gli stereotipi, tutti i "tagli" con i quali giornali, telegiornali, social media e web espongono i femminicidi, ribaltandoli. "Un progetto coraggioso" direte voi. Una sfida necessaria piuttosto! Il punto di arrivo è l'educazione alla comunicazione tra i due sessi. Ma il punto di partenza è la presa di coscienza e la conoscenza di se stessi. Una sfida che spinge a mettere in prima pagina queste dolorose realtà, spesso stampate e dimenticate tra le ultime pagine di cronache locali. Realtà che vanno affrontate coraggiosamente e a testa alta. Niente mani di fronte al viso. Niente capelli che nascondono il volto.

Asia Albergati, Melissa Dehò, Clara Russo
per la classe 4 ASE, Istituto A. Cairoli