Servizi di promozione sociale

Il Comune di Pavia, in attuazione del principio di sussidiarietà, persegue la finalità di realizzare un sistema di servizi sociali integrato fra servizi pubblici, servizi del privato sociale, delle organizzazioni non profit, della società civile, del volontariato, delle famiglie.

La finalità che si intende perseguire è quella di tutelare la dignità e l’autonomia delle persone, sostenendole nel superamento delle situazioni di bisogno o difficoltà, prevenendo gli stati di disagio e promuovendo il benessere psico – fisico.

Al fine di favorire l’inserimento/reinserimento delle persone e il contenimento delle situazioni di fragilità, ovvero l’erogazione di prestazioni che facilitino l’integrazione, il Comune di Pavia può  avvalersi dei propri servizi assicurando uniformità nell’accesso, informazione ed orientamento ai servizi e la redazione di un progetto individuale di assistenza attraverso le funzioni e le professionalità operanti nel sistema organizzativo dei servizi.

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Modalità di accesso

L’avvio del procedimento finalizzato all’accesso agli interventi e servizi  può avvenire:

  • su richiesta diretta dell’interessato;
  • su richiesta di familiari o parenti;
  • su proposta diretta del servizio sociale professionale;
  • su provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.

Ogni richiesta deve essere corredata dalla documentazione sociale, sanitaria, economica ed amministrativa declinata per i singoli servizi.

Tale documentazione potrà, nei limiti e con le modalità stabilite dalle vigenti normative, essere sostituita da autocertificazione.

I dati autocertificati  potranno essere  sottoposti a verifica, anche a campione, ai sensi di legge.

Qualora, a seguito di accertamento, emergano elementi di incoerenza, incompletezza o contrasto della documentazione, gli uffici richiedenti l’accertamento e la verifica ne danno notizia all’interessato, il quale può fornire le necessarie giustificazioni e/o integrazioni.

Qualora la dichiarazione risulti mendace si procederà con la segnalazione agli Uffici competenti e il dichiarante decadrà dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, ai sensi dell’art. 75 e del d.p.r. n. 445 del 28.12.2000.

L’Amministrazione Comunale adotterà, al riguardo, ogni misura utile per recuperare i benefici concessi

Trattamento dei dati

Il trattamento dei dati in possesso degli uffici viene effettuato nel rispetto delle disposizioni del codice in materia di protezione dei dati personali ai sensi delle vigenti disposizioni.

Istruttoria

Ogni richiesta, indirizzata all’Ufficio o al Servizio competente, corredata di tutte le informazioni i dati e la documentazione prevista, viene istruita e trattata dall’Ufficio o dal servizio competente, compatibilmente con le risorse disponibili.

Il servizio sociale provvede ad effettuare visite domiciliari, qualora necessario, e redige una relazione di valutazione corredata dal progetto di intervento e dalla conseguente proposta.

Nella formulazione del progetto di intervento si tiene conto della presenza/assenza della rete familiare di sostegno, in attuazione del principio di sussidiarietà e di centralità della famiglia, ex L. R. n° 3 del 2008.

Durata delle prestazioni

Le prestazioni possono essere occasionali o ricorrenti, temporanee o continuative, nei limiti delle risorse disponibili.

La durata è legata alla natura dell’intervento in relazione alla valutazione sociale e al progetto  personalizzato elaborato dai servizi, in collaborazione con i soggetti interessati.

Le prestazioni a carattere ricorrente possono essere erogate limitatamente al tempo in cui permanga lo stato di bisogno e devono essere comunque coordinate con le altre forme di intervento a favore del singolo o del nucleo familiare.

Qualora il progetto di intervento sia finalizzato al reinserimento sociale e lavorativo e comprenda l’erogazione di provvidenze economiche, il soggetto richiedente è tenuto ad assicurare il proprio impegno  a sperimentare le proposte di inserimento lavorativo e ad attivarsi nel reperire soluzioni  per un mantenimento autonomo, fatta avvertenza che, in difetto, potranno essere sospese con motivato provvedimento le provvidenze economiche e il servizio erogati

Liste d’attesa

Le richieste accolte per gli interventi e i servizi per i quali sussistano eventuali limiti numerici o vincolati agli stanziamenti di bilancio vengono, qualora non ricorrano i presupposti d’urgenza, collocate in lista d’attesa.

E’ criterio di priorità per l’erogazione dei predetti interventi e servizi, la sussistenza di più d’uno  degli elementi determinanti lo stato di bisogno, accertata in esito ad opportuna indagine sociale  e/o socio – sanitaria.

Allo scopo di far fronte ai casi più gravi, potranno essere distinte le situazioni di emergenza e quelle di urgenza rispetto alle ordinarie, quando siano accertate e documentate.

Per situazioni d’emergenza si intendono i casi di bisogno di persone sole, gravemente non autosufficienti e prive di rete familiare  di sostegno, dimesse da strutture sanitarie.

Per situazioni di urgenza s’intendono i casi in cui l’aggravamento dello stato dell’utente in carico comporti la necessità di passaggio ad un servizio di maggiore intensità assistenziale.

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Che cos'è

Il Servizio sociale di base opera a favore della prevenzione, del sostegno e del recupero di persone, famiglie e gruppi che si trovano in situazioni di bisogno e di disagio.

Il servizio ha come scopo la promozione del benessere della persona.

Attività svolte

Al Servizio sociale di base possono accedere tutti i cittadini. Durante un primo colloquio il cittadino espone il proprio problema o bisogno.

L’assistente sociale effettua una prima lettura del bisogno, fornisce informazioni ed eventualmente orienta verso altri servizi del territorio.

Qualora la situazione lo richieda, l’assistente sociale elabora un progetto di intervento mirato alle specifiche necessità e lo condivide con la persona e/o con la famiglia. In seguito il progetto viene messo in atto e monitorato periodicamente.

Gli interventi sono finalizzati all’acquisizione e al mantenimento dell’autonomia e della capacità di assunzione di responsabilità dell’individuo.

Gli interventi del Servizio sociale di base si coordinano e si integrano con i servizi specialistici e con la rete dei servizi sociali, socio-educativi, socio-assistenziali e socio-sanitari del territorio.

Il Servizio sociale di base è svolto da assistenti sociali che, a seconda dei casi, collaborano con altre figure professionali (psicologi, pedagogisti, educatori, medici, psichiatri, ecc.).

Per le persone in condizioni di grave fragilità sociale, non in grado di rispondere autonomamente ai propri bisogni, il servizio attiva le procedure per la nomina di un tutore, curatore o amministratore di sostegno.

Destinatari

I cittadini residenti nel territorio del  Comune.

Come accedere

Per un primo colloquio i cittadini possono recarsi direttamente nell’ufficio dell’assistente sociale competente per area di intervento:

  • minori: per nuclei familiari con bambini e ragazzi da 0 a 18 anni;
  • adulti: per coloro che hanno un’età compresa tra 18 e 65 anni;
  • anziani: per coloro che hanno più di 65 anni;
  • integrazione sociale: per i nomadi e le persone senza fissa dimora.

Le persone disabili possono fare riferimento all’ufficio che si occupa della fascia d’età d’appartenenza.

I progetti di intervento prevedono specifici momenti di incontro e di verifica che vengono successivamente concordati con l’assistente sociale di riferimento.

Che cos'è

Lo Spazio Neutro è un servizio finalizzato a tutelare il diritto di visita e la continuità della relazione tra figli e genitori (o altri familiari), in caso di separazione/divorzio, conflitto/crisi familiare o affido.

Attività svolte e servizi offerti

Il Servizio viene svolto in un luogo sicuro e neutrale rispetto alla conflittualità tra i genitori; l’intervento è finalizzato a mantenere e recuperare il legame tra il minore e il genitore non convivente/affidatario  o con altri familiari

Destinatari

Il Servizio si rivolge a:

  • minori residenti nel Comune di Pavia allontanati da uno o entrambi i genitori o altri familiari, in seguito a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria competente;
  • minori residenti nel Comune di Pavia sottoposti a provvedimento di tutela da parte del Tribunale per i Minorenni e/o del Tribunale Ordinario;
  • minori residenti nel Comune di Pavia per cui il Tribunale Ordinario e /o il Tribunale per i Minorenni ha dato mandato all’Ente di regolamentazione del diritto di visita;
  • minori residenti nel Comune di Pavia i cui genitori si trovino in situazione di separazione  o/e divorzio conflittuale.

Come accedere

Il Servizio prende avvio dal mandato proveniente dal Tribunale per i Minorenni e/o dal Tribunale Ordinario in relazione al diritto – dovere in ordine al mantenimento della relazione tra il minore, i genitori ed altri parenti.

Il Servizio Sociale provvede ad inviare al Servizio Spazio Neutro richiesta formale di avvio dell’intervento unitamente al dispositivo dell’Autorità Giudiziaria.
Tale dispositivo può giungere direttamente dall’Autorità Giudiziaria competente al Servizio Spazio Neutro.

Il Servizio dovrà essere attivato entro 15 giorni dalla richiesta dell’Assistente Sociale, con comunicazione formale al richiedente della data del primo incontro con l’équipe di tutela.

La priorità della prestazione sarà rivolta ai minori in tutela minorile, in carico al Comune di Pavia.

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Che cos'è

Il Servizio adozioni fornisce informazioni circa l’adozione, effettua le indagini sociali preliminari e affianca la famiglia nel periodo pre-adottivo e post-adottivo.

Attività svolte e servizi offerti

  • Informazioni
    Il Servizio adozioni offre alle famiglie interessate informazioni in merito alle procedure ed alle problematiche inerenti l’adozione.
     
  • Indagine sulla coppia
    Il Servizio, su mandato del Tribunale per i Minorenni, effettua indagini psico-sociali sulla coppia attraverso colloqui e visite domiciliari tese alla conoscenza ed alla valutazione della coppia stessa.

    L’équipe psico-sociale restituirà alla coppia che aspira all’adozione l’esito contenuto nella relazione inviata al Tribunale per i Minorenni.
    Il Tribunale stabilisce l’idoneità, ai fini adottivi, per quanto riguarda l’adozione internazionale e, nel caso di adozione nazionale, sceglie la coppia più idonea per il minore.
     
  • Affido preadottivo
    Relativamente all’adozione nazionale è previsto un periodo di inserimento del minore nella famiglia della durata di almeno un anno (collocamento preadottivo).

    Sia nel caso di adozione nazionale, sia internazionale, l’équipe psico-sociale accompagna e sostiene la famiglia stessa e verifica il positivo esito dell’affidamento attraverso colloqui, osservazioni del bambino nel suo contesto di vita rielaborando con i nuovi genitori la relazione affettivo-educativa instaurata tra gli stessi e il bambino durante il primo anno d’inserimento.

    Al termine di tale periodo gli operatori relazioneranno al Tribunale per i Minorenni l’andamento e l’esito dell’inserimento del bambino nel nuovo contesto familiare e sociale al fine di definire il procedimento e decretarne l’adozione.

    A conclusione dell’iter il servizio rimane comunque a disposizione della famiglia.

Destinatari

Aspiranti genitori adottivi residenti nei Comuni del Distretto Sociale di Pavia e minori collocati nella nuova famiglia a fini adottivi.

Come accedere

Le famiglie interessate possono contattare telefonicamente il Servizio per richiedere informazioni.

La domanda per avviare le pratiche di adozione (la “dichiarazione di disponibilità all’adozione”) va presentata al Tribunale per i Minorenni, preferibilmente dopo un primo colloquio informativo.

Il Tribunale per i Minorenni dà mandato al Servizio di svolgere gli adempimenti previsti dalla Legge.

Che cos'è

Il Centro Affidi del Comune di Pavia promuove e sostiene l’affido familiare, come disciplinato dalle vigenti disposizioni nazionali e regionali.

E’ un servizio rivolto ai minori che, privi temporaneamente di un contesto familiare idoneo, possono essere affidati ad una famiglia o ad una persona singola idonei ad assicurare loro l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui hanno bisogno.

Attività svolte e servizi offerti

L’affido eterofamiliare sulla base del progetto di inserimento, può essere:

  • a tempo pieno: il minore viene collocato, a cura del Servizio Sociale, presso la famiglia o la singola persona individuata per la durata dell’intera settimana, fatto salvo il diritto del minore ad incontrare la propria famiglia d’origine o a trascorrervi, se le condizioni lo permettono, alcuni periodi durante l’anno secondo il progetto;
  • a tempo parziale: il minore può trascorrere alcuni giorni della settimana o alcune ore della giornata presso la famiglia affidataria o  di “appoggio”.

A seconda della modalità di avvio, si distingue:

  • affido giudiziario, cioè deciso dall’Autorità Giudiziaria competente;
  • affido consensuale, cioè concordato e condiviso con la famiglia di origine.

Infine, una tipologia particolare di affido è quello omoculturale che prevede l’inserimento di minori di origine straniera o di minori stranieri non accompagnati in nuclei della medesima provenienza in grado di garantire loro una migliore integrazione sul territorio, nel rispetto del mantenimento della cultura di origine.

Destinatari

Famiglie o persone singole che desiderano ricevere informazioni o candidarsi per l’affido familiare intraprendendo un percorso di approfondimento circa motivazioni, disponibilità e capacità all’accoglienza di uno o più minori in situazioni di disagio socio – relazionale.

Destinatari dell’intervento sono i minori temporaneamente in difficoltà per i quali i competenti uffici, anche in accordo con i Servizi Specialistici, ritengano necessario la realizzazione di tale percorso.

Sono, altresì, destinatari del servizio i soggetti interessati ad iniziative di informazione, promozione e sensibilizzazione sul tema dell’affido familiare

Come accedere

Le famiglie o le persone singole che desiderino ricevere informazioni o candidarsi per l’affido familiare, possono contattare telefonicamente o via mail il Centro Affidi per un primo colloquio informativo e di orientamento cui potrà far seguito l’avvio del percorso di formazione ed approfondimento.

L’esito positivo di tale percorso consentirà l’inserimento nella Banca Dati, a cui l’équipe del Centro Affidi accederà per l’abbinamento con il minore da affidare.

Il Servizio Affidi e l’Assistente Sociale valuteranno durante i colloqui propedeutici all’affido:

  • La disponibilità e motivazione all’accoglienza e alla solidarietà.
  • La comprensione e accettazione della diversità, della provenienza e della storia del minore.
  • Il riconoscimento dell’appartenenza  al nucleo familiare d’origine del minore .
  • La disponibilità al confronto e alla verifica con i vari operatori psico-sociali e nell’ambito della rete delle altre famiglie che costituiscono il Gruppo di famiglie affidatarie.
  • La disponibilità a partecipare attivamente al percorso di formazione obbligatorio e preliminare al percorso di approfondimento e valutazione.

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Che cos'è

Il Servizio di Assistenza Domiciliare Educativa Minori offre un sostegno educativo al minore in situazione di disagio e alla sua famiglia, ovvero, compatibilmente con le risorse disponibili, con la finalità preventiva rispetto all’eventuale acuirsi delle criticità o di monitoraggio/accompagnamento in contesti già seguiti dal Servizio Sociale.

Attività svolte e servizi offerti

Il servizio si svolge all’interno dell’ambito familiare e si inserisce nel quadro delle azioni a favore dell’educazione e della tutela dei minori, del miglioramento della relazione genitori-figli, del sostegno delle capacità genitoriali e della creazione di percorsi di autonomia per gli adolescenti.

Destinatari

Il Servizio si rivolge a minori e alle loro famiglie in stato di difficoltà in carico al Servizio Sociale, residenti nel Comune di Pavia.

In via prioritaria, l’erogazione del Servizio è rivolta ai minori affidati al Comune di Pavia con provvedimento dell’Autorità Giudiziaria o in presenza di specifiche indicazioni da parte della stessa.

Come accedere

La richiesta di attivazione del servizio, può essere presentata:

  • dall’Assistente Sociale su mandato dell’Autorità Giudiziaria;
  • dall’Assistente Sociale che ne rilevi la necessità nell’ambito di un progetto di aiuto e sostegno al nucleo familiare, supportato da visite domiciliari propedeutiche alla richiesta.

Nel caso di proposta avanzata dall’Assistente Sociale nell’ambito di un progetto preventivo di sostegno al nucleo familiare, e in particolare in un’ottica di potenziamento delle capacità genitoriali e relazionali con i propri figli, l’attivazione dell’intervento sarà preceduta da un iter di approfondimento, eventualmente anche con i servizi specialistici, le cui conclusioni saranno oggetto di un confronto con la famiglia per il raggiungimento di una sua adesione, quale condizione necessaria all’attivazione del progetto.

L’eventuale compartecipazione al costo del servizio, sarà conteggiata a seguito di valutazione dell’attestazione dell’ISEE da parte dei competenti Uffici Amministrativi, anche in presenza di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Che cos'è

I Centri, a carattere diurno, hanno come finalità la prevenzione del disagio giovanile, l’integrazione tra ragazzi della medesima età e di età diverse e l’integrazione interculturale.

Attività svolte e servizi offerti

Propongono attività ricreative, espressive, di gioco e di sostegno scolastico a bambini e ragazzi in età compresa tra i 6 ed i 21 anni.

Le diverse attività vengono attuate in stretta collaborazione con le famiglie dei bambini e dei ragazzi si svolgono prevalentemente nelle ore pomeridiane e consistono in proposte di laboratori creativi/espressivi, linguistici, partecipazione ad attività sportive (organizzazione di squadre e tornei), attività di gioco libero e strutturato, gite organizzate.

I Centri collaborano attivamente con le Scuole, le Parrocchie e le agenzie educative presenti sul territorio.

Destinatari

Bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni per quanto riguarda il Centro “ Nuvole a soqquadro” e dai 6 anni ai 21 anni relativamente al Centro “Comes”.

Come accedere

Per accedere ai Centri, il minore e la sua famiglia possono rivolgersi all’Assistente Sociale dell’Ufficio Minori e Famiglie, oppure direttamente agli operatori del Centro.

Il servizio può essere anche attivato direttamente dal Servizio Sociale di base all’interno di un progetto di intervento di tutela del minore e della sua famiglia.

Che cos'è

Il Servizio di Assistenza Domiciliare è finalizzato all’erogazione di interventi di supporto socio-assistenziale effettuati esclusivamente, presso il domicilio dell’assistito.

Attività svolte e servizi offerti

Il Servizio è finalizzato a mantenere e potenziare l’autonomia della persona attraverso le seguenti attività:

  • aiuto nell’igiene personale;
  • aiuto nella movimentazione;
  • supporto nell’igiene e nella gestione domestica ordinaria;
  • disbrigo di commissioni;
  • facilitazione alla socializzazione;
  • monitoraggio dell’assunzione di farmaci.

Destinatari

Il Servizio può essere richiesto da soggetti fragili residenti, con ridotta autonomia personale, permanente o transitoria, adeguatamente certificata.

Precedenza verrà riservata alle persone anziane sole e ai disabili privi di rete familiare e/o di sostegno adeguata.

Come accedere

La richiesta di attivazione del servizio può essere inoltrata:

  • da parte dell’interessato o di chi ne fa le veci (amministratore di sostegno/tutore) all’Assistente Sociale di riferimento ;
  • da parte di familiari o parenti, previo consenso dell’interessato, all’Assistente Sociale di riferimento ;
  • d’ufficio dagli operatori del Servizio stesso, in assenza di figure di riferimento parentali o giuridiche, in situazioni urgenti non differibili, opportunamente documentate.

Il richiedente è tenuto alla presentazione del modello Isee, prima dell’attivazione del servizio, per l’opportuna valutazione della eventuale quota di compartecipazione al costo del servizio.

In caso di mancata presentazione dell’attestazione Isee o in presenza di indicatore Isee superiore ai massimali vigenti, il costo del servizio sarà interamente a carico dell’utente.

Il richiedente dovrà comunicare, altresì, all’Assistente Sociale la scelta del soggetto accreditato rientrante nell’elenco dei soggetti ritenuti professionalmente idonei per l’erogazione del servizio di assistenza domiciliare.

Il Servizio verrà attivato secondo le modalità e la tempistica concordate con il richiedente, sulla  base di un progetto individualizzato stilato dall’Assistente Sociale, compatibilmente con le risorse economiche disponibili.

In ogni caso, il monte ore settimanale massimo erogabile con costi a carico totale o parziale del Comune è pari a 5 ore, con possibilità di potenziamento, previa documentata gravità, fino a 7 ore settimanali, nei limiti delle risorse disponibili.

In caso di indisponibilità di risorse, la richiesta sarà inserita nell’apposita lista d’attesa.

Le nuove attivazioni saranno effettuate secondo le priorità stabilite in base ai seguenti criteri:

  • richiesta finalizzata all’igiene personale e alla mobilizzazione di persone non autosufficienti con rete familiare/sociale assente/inadeguata/impossibilitata a supportare la persona;
  • richiesta di intervento transitorio,correlata a una particolare e temporanea difficoltà (es . decorso post ricovero, temporanea inabilità, ecc);
  • presenza di decreto di Autorità Giudiziaria con mandato di tutela minorile;
  • data di inserimento nella lista d’attesa.

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Che cos'è

Il Servizio di trasporto sociale a tariffa agevolata cura la mobilità di persone rientranti nelle tipologie di cui alla sezione destinatari, per consentire loro la fruizione di prestazioni sanitarie e riabilitative e l’accesso ad uffici e  servizi pubblici e ambiti di socializzazione.

Attività svolte e servizi offerti

Il Servizio è finalizzato prioritariamente a:

  • consentire l’accesso a prestazioni sanitarie e riabilitative per periodi continuativi o in occasione di cicli di cura programmati, presso strutture accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale sul territorio cittadino;
  • consentire l’accesso a strutture sanitarie per visite mediche  e Uffici .
  • facilitare i rientri in famiglia di minori collocati in strutture educative e/o specialistiche al di fuori del territorio cittadino,come da progetto educativo  o come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

La richiesta di accompagnamento funzionale a consentire la fruizione di iniziative di socializzazione sul territorio, verrà valutata di volta in volta dall’Assistente Sociale competente,  compatibilmente con le risorse disponibili.

Il numero di corse autorizzate è concordato nell’ambito di un progetto individualizzato definito con l’Assistente Sociale di riferimento ed è comunque vincolato ai massimali definiti: tale limitazione è finalizzata a consentire l’accesso al maggior numero possibile di richiedenti e pertanto, eventuali esigenze ulteriori sono da intendersi a carico dell’utente.

Nella definizione del progetto individualizzato, l’Assistente Sociale terrà conto della presenza e della disponibilità della rete familiare e sociale.

Destinatari

Il Servizio è rivolto a:

  • Anziani e/o adulti in situazione di fragilità sociale, con significativa compromissione dell’autonomia personale o con patologie adeguatamente certificate, residenti nel Comune di Pavia;
  • Minori in carico all’Ente per affidamento dell’Autorità Giudiziaria, ovvero minori necessitanti di accompagnamento presso strutture riabilitative, il cui nucleo familiare sia in difficoltà a provvedervi autonomamente.

Come accedere

La richiesta di attivazione del servizio può essere inoltrata:

  • da parte dell’interessato o di chi ne fa le veci (amministratore di sostegno/tutore) all’Assistente Sociale di riferimento;
  • da parte di familiari o parenti, previo consenso dell’interessato, all’Assistente Sociale di riferimento;
  • d’ufficio dagli operatori del Servizio stesso, in assenza di figure di riferimento parentali o giuridiche, in situazioni urgenti non differibili, opportunamente documentate.

Il richiedente è tenuto alla presentazione del modello Isee per l’opportuna valutazione della quota di compartecipazione al costo del servizio.

In caso di mancata presentazione dell’attestazione Isee o di superamento dei massimali vigenti, la tariffa sarà ad intero carico dell’utente.

Il richiedente dovrà comunicare, altresì, all’Assistente Sociale la scelta del soggetto accreditato rientrante nell’elenco dei soggetti riconosciuti professionalmente idonei per l’erogazione del servizio trasporto a favore di soggetti fragili.

Il servizio verrà attivato secondo le modalità  e la tempistica concordate tra l’Assistente Sociale e il richiedente, compatibilmente con le risorse stanziate a Bilancio.

Il servizio si svolgerà, in via prioritaria, nei giorni feriali secondo il piano concordato tra l’utente, i familiari, o chi ne fa le veci (amministratore di sostegno/tutore), l’Assistente Sociale di riferimento, l’Ufficio Coordinamento Amministrativo delle Attività Sociali e il soggetto accreditato prescelto.

Potranno, altresì, essere autorizzati trasporti durante i giorni festivi, nei limiti dei massimali stabiliti, previa valutazione da parte dell’Assistente Sociale di riferimento, nei seguenti casi:

  • trasporto per terapie salvavita;
  • trasporto a favore di minori collocati dall’Ente in strutture educative e/o specialistiche.

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Che cos'è

Il Servizio prevede la fornitura su richiesta di un pasto a domicilio giornaliero pre-confezionato presso una cucina centralizzata.

Attività svolte e servizi offerti

La consegna può avvenire tutti i giorni, compresi i festivi, a seconda del progetto individualizzato concordato con il richiedente.

Il pasto, pranzo oppure cena, consiste in un primo, un secondo con contorno, frutta, pane e acqua minerale.

Su presentazione di opportuna certificazione medica, è possibile richiedere la fornitura di pasti che rispettino eventuali prescrizioni specifiche (es. pazienti diabetici, celiaci, ecc).

È possibile fruire anche della fornitura del secondo pasto giornaliero con il costo dello stesso interamente a carico del richiedente.

La consegna dei pasti avviene nei seguenti orari: per il pranzo, dalle ore 11.15 alle 12.45; per la cena, dalle 18.00 alle 19.30.

Destinatari

Anziani e/o adulti in situazione di fragilità sociale, residenti nel Comune di Pavia che, in base alla relazione dell’Assistente Sociale di riferimento, non siano in grado di provvedere autonomamente alla preparazione del pasto, in via permanente o transitoria e privi di adeguata rete familiare/sociale, nei limiti delle risorse disponibili.

Come accedere

La richiesta di attivazione del servizio può essere inoltrata:

  • da parte dell’interessato o di chi ne fa le veci (amministratore di sostegno/tutore) all’Assistente Sociale di riferimento;
  • da parte di familiari o parenti, previo consenso dell’interessato, all’Assistente Sociale di riferimento;
  • d’ufficio dagli operatori del Servizio stesso, in assenza di figure di riferimento parentali o giuridiche, in situazioni urgenti non differibili, opportunamente documentate.

Il richiedente è tenuto alla presentazione del modello Isee per l’opportuna valutazione della quota di compartecipazione al costo del servizio.

In caso di mancata presentazione dell’attestazione Isee o di superamento dei massimali vigenti, la tariffa sarà ad intero carico dell’utente.

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Che cos'è

Il servizio consiste nel noleggio e nella messa a disposizione di una cucina munita del dispositivo di sicurezza, al domicilio del richiedente, al fine di prevenire rischi causati  da fughe di gas.

Attività svolte e servizi offerti

E' prevista l'istallazione  presso il domicilio dell'utente della cucina di sicurezza.
A seguito di cessazione del bisogno va data comunicazione all'assistente sociale per la resituzione della cucina.

Destinatari

Il servizio è rivolto prioritariamente a persone che si trovino in un particolare stato di disagio cognitivo/psichico debitamente documentato ed in

assenza/inadeguatezza/impossibilità della rete familiare a provvedere all’acquisto.

Come accedere

La richiesta di installazione deve essere inoltrata:

  • da parte dell’interessato o di chi ne fa le veci (amministratore di sostegno/tutore), all’Assistente Sociale di riferimento;
  • da parte di familiari o parenti previo consenso dell’interessato, all’Assistente Sociale di riferimento;
  • d’ufficio dagli operatori del Servizio stesso, in assenza di figure di riferimento parentali o giuridiche, in situazioni urgenti non differibili, opportunamente documentate.

Alla domanda di installazione deve essere allegato anche il modello Isee per l’opportuna valutazione della eventuale quota di compartecipazione al costo del noleggi.

In caso di mancata presentazione dell’attestazione Isee o di superamento dei massimali vigenti, la tariffa sarà ad intero carico dell’utente.

Che cos'è

Il Telesoccorso è un servizio di assistenza a distanza che offre alla persona anziana in situazione di fragilità la possibilità di richiedere ed ottenere aiuto in caso di malore

Attività svolte e servizi offerti

Il servizio consiste nella fornitura di un apposito apparecchio collegato al telefono di casa e dotato di un telecomando che la persona deve portare sempre con sé.

In caso di bisogno/malore, la persona, attivando il dispositivo, viene automaticamente collegata con il numero della centrale operativa che riceve 24 ore su 24 le richieste ed  attiva i soccorsi necessari

Destinatari

Il servizio è rivolto prioritariamente a persone anziane che vivono sole e la cui rete familiare sia  assente/inadeguata/impossibilitata ad acquistare/ dotarsi  dell’apparecchio.

Come accedere

L’installazione necessita di linea telefonica fissa. La richiesta di installazione deve essere inoltrata:

  • da parte dell’interessato o di chi ne fa le veci (amministratore di sostegno/tutore), all’Assistente Sociale di riferimento;
  • da parte di familiari o parenti previo consenso dell’interessato, all’Assistente Sociale di riferimento;
  • d’ufficio dagli operatori del Servizio stesso, in assenza di figure di riferimento parentali o giuridiche, in situazioni urgenti non differibili, opportunamente documentate.

In caso di mancata presentazione dell’attestazione Isee o in presenza di indicatore Isee superiore ai massimali vigenti, l’installazione dell’apparecchio sarà comunque a carico  dell’Ente mentre il noleggio  sarà a carico dell’utente.

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Che cos'è

Il CDD è una struttura semiresidenziale che accoglie giornalmente persone con grave disabilità di età compresa tra i 18 e 65 anni, nel rispetto delle condizioni dettate dalla D.g.r. n. VII/18334  del 24 luglio 2004.

Attività svolte e servizi offerti

Il CDD ha come finalità:

  • il benessere globale della persona disabile e il miglioramento della sua qualità di vita tramite la valorizzazione e potenziamento delle risorse individuali.
  • la centralità della persona disabile e della sua famiglia nella predisposizione e nell’attivazione dei progetti
  • la condivisione del P.I. con la famiglia quale co-protagonista del percorso del proprio figlio
  • offrire alle famiglie spazi di confronto, discussione, nonché di supporto e sollievo alla vita familiare

Il CDD è costituito da spazi educativi-ricreativi-assistenziali ed offre agli utenti specifici interventi integrati socio-sanitari personalizzati di cui essi necessitano, sia per il mantenimento dei livelli di competenze acquisite, sia per stimolare nuovi apprendimenti nella prospettiva di una costante integrazione e socializzazione.

I Centri Diurni, Betulle Naviglio e Torchietto, sono situati in zone semi-centrali della città e facilmente raggiungibili. Sono dotati di ampi spazi tra loro ben articolati che favoriscono lo svolgimento delle attività.  Le aree verdi circostanti, consentono attività all'aria aperta nella bella stagione.

Il CDD promuove differenti attività interne ed esterne che durante la giornata si alternano. Queste forniscono agli utenti una quotidianità di riferimento in grado di trasmettere

un senso di sicurezza e di appartenenza. Inoltre, con le loro caratteristiche e specificità concorrono al raggiungimento di obiettivi comuni.
Le attività proposte ruotano intorno a cinque assi principali:

  • Autonomia personale
  • Area cognitiva
  • Area motoria-riabilitativa
  • Area affettivo relazionale
  • Area occupazionale​​​

Destinatari

Cittadini con disabilità grave di età compresa tra 18 e 64 anni residenti nel Comune di Pavia. Qualora ci fosse disponibilità di posti, i centri sono aperti ai cittadini disabili  residenti nei Comuni del Distretto Sociale di Pavia e limitrofi.

Come accedere

Per richiedere il servizio è necessario presentare domanda presso l’Ufficio Disabili previo appuntamento telefonico. Il cittadino compila la richiesta d’inserimento che verrà  valutata da un’équipe composta dagli operatori dei centri.

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Che cos'è

Il Servizio Formativo Autonomia è una struttura diurna per persone con disabilità intellettiva medio-lieve che possiedono una discreta autonomia personale e sociale nonché buone capacità relazionali e di comunicazione, di età compresa tra i 16 e 35 anni residenti nel Comune di Pavia.

Attività svolte e servizi offerti

La “mission” del servizio è quella di consentire ai propri ospiti la possibilità di compiere un percorso formativo finalizzato all’acquisizione di un buon livello di competenze sociali, autonomia e autostima, spendibili per il proprio futuro, contribuendo all’inclusione sociale degli ospiti stessi.

La programmazione è volta alla stesura di Progetti Individuali (di seguito P.I.) e si basa sugli elementi acquisiti tramite la scheda di ingresso, il colloquio con la famiglia e con gli operatori del servizio di provenienza, nonché dall’osservazione degli operatori stessi del Servizio.

Tali progetti sono attuati in accordo con le famiglie.

L’andamento del percorso educativo-formativo viene monitorato e periodicamente verificato relativamente ai risultati raggiunti e alla coerenza degli obiettivi.

Nel fascicolo individuale sono contenuti gli obiettivi specifici, ben dettagliati, i tempi di realizzazione, strumenti utilizzati, tempi di monitoraggio ed eventuale necessità di un ulteriore modulo di consolidamento.

Monitoraggio dei tirocini: cadenza settimanale, mensile o trimestrale, a seconda del progetto.

Verifica e aggiornamento dei progetti: ogni 3 mesi.

Le famiglie, preventivamente coinvolte nel progetto individuale del figlio, vengono informate degli esiti del monitoraggio.

L’équipe è composta di tre educatori, di cui uno con mansioni di coordinamento.

Questi concorrono alla stesura e attuazione e verifica dei progetti educativi-formativi individuali, tenendo conto di tutte le risorse che il territorio offre.

L’équipe educativa potrà avvalersi della consulenza/supervisione mensile psicopedagogia.

Il Servizio è aperto dal mese di settembre al mese di luglio, dal lunedì al venerdì: dalle 8:00 alle 15:30.

Gli orari specifici per ogni utente possono variare secondo il percorso formativo individuale.

Capacità ricettiva massima n. 35 progetti.

Destinatari

Persone con disabilità intellettiva medio-lieve che possiedono una discreta autonomia personale e sociale nonché buone capacità relazionali e di comunicazione, di età compresa tra i 16 e 35 anni residenti nel Comune di Pavia.

Possono essere ammesse persone di età superiore ai 35 anni con esito da trauma o da patologie invalidanti, che dimessi dal sistema sanitario o socio sanitario necessitino di un percorso di acquisizione di ulteriori abilità sociali, per una loro inserimento nel tessuto sociale.

Non possono accedere allo SFA persone con prevalenza di patologie psichiatriche o in situazioni di dipendenza da sostanze.

Come accedere

Per accedere al servizio la famiglia deve presentare la richiesta d’inserimento pressol’Ufficio Disabili.

Tale richiesta verrà valutata dalla responsabile dell'Ufficio Disabili con il Coordinatore del Servizio.

Constatato il possesso dei requisiti, si effettua un colloquio conla famiglia e con l'utente, nel quale si stabilisce un periodo di osservazione per valutare la
rispondenza del servizio alle esigenze del disabile.

Qualora le domande fossero eccedenti il numero di posti disponibili, verrà stilata una lista d’attesa in base alla data di presentazione della domanda e al Comune di residenza.

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Che cos'è

I Centri di aggregazione per anziani propongono attività ricreative e di socializzazione al fine di stimolare e promuovere la partecipazione degli anziani alla vita sociale.

Attività svolte e servizi offerti

Presso le 9 Associazioni di Promozione Sociale vengono proposte attività pomeridiane finalizzate all’aggregazione, gite e visite culturali, pomeriggi o serate musicali, letture di giornali e poesie, feste, pranzi sociali e gare di giochi.

Ogni Associazione propone ogni anno un calendario di attività ricreative, culturali e di utilità sociale che corrisponde alle esigenze e alle peculiarità di quel particolare ambito territoriale.

Destinatari

Cittadini anziani residenti nel Comune di Pavia.

Come accedere

Per potere accedere ai Centri i cittadini si possono recare direttamente presso le sedi.

Per potere partecipare ad alcune attività è prevista l’iscrizione.

Che cos'è   

I Centri di accoglienza sono strutture socio-assistenziali di prima e seconda accoglienza per persone temporaneamente sprovviste di una sistemazione abitativa.
Gli interventi di accoglienza sono finalizzati al reinserimento sociale e abitativo.

Attività svolte e servizi offerti

L’inserimento di una persona o di una famiglia in un Centro di accoglienza si colloca all’interno di un progetto di ospitalità temporanea definito in base ai bisogni ed alle problematiche.
Il progetto di intervento sociale è costantemente monitorato dall’assistente sociale e dagli educatori professionali di riferimento mediante incontri.
Le persone che accedono alle strutture di accoglienza sottoscrivono per accettazione un regolamento che prevede normative comportamentali e tempi di permanenza.
I Centri di accoglienza si distinguono in:

  • Centri di prima accoglienza: si tratta di interventi volti ad offrire per un periodo di tempo limitato una accoglienza abitativa;
  • Centri di seconda accoglienza: ospitano persone inserite in percorsi di reinserimento e di progressiva acquisizione dell’autonomia. Il tempo di permanenza della persona nella struttura è definito all’interno del progetto.

Destinatari

Persone senza fissa dimora italiane e straniere con regolare permesso di soggiorno, nuclei familiari in situazione di emergenza abitativa.

Come accedere

Per accedere ai Centri di accoglienza occorre recarsi presso l’Ufficio dell’assistente sociale di riferimento 
L’accettazione della domanda viene effettuata a seguito di una valutazione dello stato di bisogno del cittadino.
L’inserimento nella struttura avviene a seconda della disponibilità di posti; qualora non ci siano posti disponibili nelle strutture di accoglienza il cittadino viene inserito in una lista d’attesa.

Che cos'è

I Centri Diurni Integrati sono strutture semiresidenziali che accolgono durante il giorno persone che abbiano compiuto i 65 anni di età, parzialmente o totalmente non autosufficienti.

Attività svolte e servizi offerti

I Centri offrono la possibilità di trascorrere parte della giornata insieme ad altre persone svolgendo diverse attività, fruendo di servizi quali:

  • assistenza alla persona (bagno assistito, ecc.);
  • assistenza sanitaria (medica, infermieristica, geriatrica, riabilitativa);
  • attività di socializzazione e animazione;
  • pranzo.

Destinatari

Anziani che abbiano compiuto i 65 anni di età, parzialmente o totalmente non autosufficienti.

Il servizio può essere erogato anche a favore di adulti in situazione di particolare disagio, previa autorizzazione alla deroga del requisito d’età, rilasciata dall’ASL alla  struttura richiedente.

Come accedere

L’utente, o chi lo rappresenta, individua il Centro Diurno convenzionato con il Comune presso cui desidera essere inserito, presentando direttamente presso la struttura prescelta la domanda di inserimento con la documentazione necessaria.

Presentata la domanda di inserimento presso il centro diurno prescelto, è possibile rivolgersi al Servizio Sociale per richiedere una eventuale integrazione del costo del  servizio.

Il richiedente è tenuto alla presentazione del modello Isee per l’opportuna valutazione della quota di compartecipazione.

In caso di mancata presentazione dell’attestazione Isee o di superamento dei massimali vigenti, la tariffa sarà ad intero carico dell’utente.

Il Comune di Pavia integra/sostiene il costo dell’inserimento presso il Centro Diurno Integrato fino ad un massimo di tre giorni settimanali.

La quota di compartecipazione sostenuta sulla base dei parametri ISEE sarà erogata direttamente dall’Ente al Centro Diurno convenzionato prescelto, l’eventuale restante parte è a carico dell’utente.

Il servizio verrà attivato secondo le modalità e la tempistica concordate con il richiedente, sulla base di un progetto individualizzato stilato dall’Assistente Sociale,  compatibilmente con le risorse disponibili.

Che cos'è

Il Comune contribuisce al pagamento delle rette di ricovero in istituti socio-assistenziali e socio-sanitari accreditati per anziani, disabili e adulti.

Attività svolte e servizi offerti

Il beneficiario è tenuto a concorrere al costo della retta mediante tutte le sue disponibilità economiche,fatto salvo quanto disposto all’art. 26.4.

Ai  sensi dell’art. 6 comma 4 della Legge 328/2000, il Comune, previamente informato, assume esclusivamente gli obblighi connessi all’eventuale integrazione economica, soltanto  qualora la situazione economica complessiva dell’utente non consenta la copertura integrale della retta.

L’integrazione della retta è prevista previa condivisione della scelta della struttura di ricovero tra richiedente (o chi ne fa le veci) e Servizio Sociale.

Per le richieste di inserimento presso strutture che applichino un costo giornaliero superiore a quello risultante dalla media delle compartecipazioni in atto da parte del Comune, il Settore Servizio Sociali interverrà per l’eventuale parte di compartecipazione entro tale valore medio.

I criteri per l’eventuale compartecipazione del Comune saranno meglio definite con apposito  provvedimento.

L’eventuale definizione della compartecipazione al costo della retta da parte dei componenti del nucleo anagrafico, nonché di altri soggetti contemplati a seguito dell’approvazione del  DPCM da emanarsi ai sensi dell’art. 5 della legge n. 114 del 22 dicembre 2011, sarà oggetto di   apposita regolamentazione.

Destinatari

Cittadini disabili, persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni e non autosufficienti e per quanto riguarda gli anziani, persone ultrasessantacinquenni non autosufficienti che risiedono, o che hanno avuto l’ultima residenza anagrafica prima del ricovero nel Comune di Pavia, che necessitino l’inserimento in strutture residenziali a carattere assistenziale o socio-assistenziale, non essendo in grado di provvedere a se stessi presso il proprio domicilio anche con l’aiuto totale o parziale di altre persone.

Come accedere

La richiesta di integrazione della retta può avvenire:

  • su richiesta diretta dell’interessato o di chi ne fa le veci (amministratore di sostegno/tutore);
  • su richiesta di familiari o parenti previo consenso dell’interessato;
  • su richiesta degli operatori del Servizio Sociale, in assenza di figure di riferimento parentali o giuridiche, in situazioni urgenti non differibili opportunamente documentate.

Per accedere all’integrazione della retta, occorre:

  • detenere un reddito inferiore al costo della retta applicata ;
  • non essere titolare di conti correnti postali/bancari o di qualunque altro tipo di deposito    monetario superiore ad Euro 4.000;
  • non essere proprietario  o comproprietario o titolare di altro diritto reale su beni immobili (case/terreni); fatta eccezione nel caso di prima casa, qualora all’interno dell’abitazione  sia già presente,  precedentemente al ricovero, il coniuge o altro familiare .

Il richiedente o i suoi familiari o la persona tenuta ad agire legalmente per conto dell’interessato presenta istanza all’Assistente Sociale di riferimento.

L’Assistente Sociale accoglie la domanda e la documentazione necessarie per valutare la richiesta di integrazione e  verifica la completezza della documentazione allegata all’istanza che consta in:

  1. documento OBIS M del ricoverato dell’anno in corso;
     
  2. estratto conto al 31 dicembre dell’anno precedente a quello in corso e certificazione bancaria/postale/altre agenzie del credito attestante il valore del deposito sussistente al momento della presentazione della  domanda (compresi libretti postali, conti di deposito, ecc.);
     
  3. sottoscrizione della  richiesta;
     
  4. eventuale certificazione di non autosufficienza  fisica o psichica rilasciata dall'ASL, nonché certificazioni di cui al Decreto Legislativo 130/2000.
     

L' Amministrazione si riserva comunque il diritto di operare per il recupero dei crediti, nel caso in cui il richiedente, ricoverato in struttura, benefici di somme aggiuntive, come ad esempio, il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento e degli arretrati.

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Che cos'è

L’erogazione di interventi economici può avvenire, compatibilmente con le risorse disponibili, ad integrazione del reddito del richiedente per la soddisfazione di esigenze di natura eccezionale e contingente.

Attività svolte e servizi offerti

La prestazione economica è da considerarsi uno strumento temporaneo per favorire il superamento dello stato di bisogno e si integra all’interno di un progetto complessivo, concordato con il beneficiario, che miri a favorirne l’autonomia.

Destinatari

L’erogazione degli interventi economici, nei limiti delle risorse disponibili, è rivolta a richiedenti in carico ai Servizi Sociali che si trovino in situazione di documentata difficoltà economica (reddito ISEE  inferiore ai parametri previsti) nell’affrontare la gestione della vita quotidiana, previa valutazione dell’Assistente Sociale.

Come accedere

Il richiedente si rivolge all’Assistente Sociale di riferimento corredando la propria richiesta con opportuna documentazione e presentando certificazione ISEE in corso di validità.

L’Assistente Sociale, per una corretta valutazione della richiesta, provvederà ad approfondire la conoscenza della situazione complessiva del richiedente acquisendo tutte le informazioni ritenute necessarie attraverso colloqui, visite domiciliari, richiesta di documentazione, ecc.

Le richieste saranno quindi prese in considerazione dall’Assistente Sociale di riferimento, compatibilmente con le risorse a Bilancio, secondo i seguenti criteri:

  • urgenza della prestazione richiesta (es. rischio sanitario; distacco utenze; ecc.);
  • adesione del richiedente ad un progetto complessivo d’aiuto;
  • correttezza nella relazione con il Servizio;
  • valore preventivo dell’erogazione rispetto all’acuirsi o all’ingenerarsi di un disagio sociale rilevante;
  • valutazione degli aiuti complessivamente erogati a favore del richiedente da parte dell’Ente o di altri enti e Associazioni che agiscono in convenzione con lo stesso;
  • numero dei componenti il  nucleo familiare;
  • presenza/assenza  di una rete familiare/sociale di riferimento.

Al fine di ottimizzare le risorse disponibili e permettere l’accesso ad un maggior numero di utenti, l’erogazione dei contributi, a fronte di spese documentate, avviene di norma nella misura massima del 50% rispetto alla richiesta avanzata.

Eventuali ed eccezionali contribuzioni superiori necessitano di ulteriori approfondimenti e autorizzazioni.

In nessun caso potranno essere erogati contributi finalizzati a:

  • copertura di spese superflue e voluttuarie;
  • pagamento di contravvenzioni;
  • spese non documentabili;
  • pagamento di rate di prestiti;
  • spese per utenze telefoniche.

Ottenuto il beneficio, ad operazione conclusa, il richiedente dovrà presentare all’Assistente Sociale idonea documentazione del corretto utilizzo del contributo, secondo le finalità concordate.

Non potranno essere  erogati ulteriori interventi economici  ai soggetti che non presenteranno all’Assistente Sociale di riferimento  la documentazione comprovante il corretto utilizzo delle somme percepite ( es. mancata presentazione  di ricevuta di pagamento dell’utenza domestica per la quale era stato richiesto il contributo).

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Che cos'è

L’assegno di maternità è rivolto alle donne residenti che non beneficiano di alcun trattamento economico per la maternità o che beneficiano di un trattamento economico di importo inferiore rispetto a quello dell’assegno per ogni figlio nato.

Alle medesime condizioni, il beneficio viene anche concesso per ogni minore in adozione o affidamento preadottivo purché il minore non abbia superato i 6 anni di età al momento dell’adozione o dell’affidamento.

Attività svolte e servizi offerti

La domanda per il contributo deve essere presentata corredata dei documenti necessari al Comune di Pavia entro il termine di sei mesi dalla nascita del figlio. Successivamente i dati vengono inviati all’INPS che provvederà ad erogare l’assegno.

Destinatari

Le madri italiane, cittadine comunitarie, cittadine extracomunitarie in possesso di carta di soggiorno che non beneficiano di alcun trattamento economico per la maternità (indennità o altri trattamenti economici a carico dei datori di lavoro privati o pubblici) o che beneficiano di un trattamento economico di importo inferiore rispetto all’importo dell’assegno (in tal caso il valore dell’assegno corrisponde alla quota differenziale).

Il beneficio viene concesso anche per ogni minore in adozione o affidamento preadottivo purché il minore non abbia superato i 6 anni di età al momento dell’adozione o dell’affidamento.

Come accedere

Per richiedere l’assegno di maternità è necessario compilare la domanda disponibile presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e consegnarla, assieme alla documentazione richiesta, all’Ufficio Protocollo del Comune.

L’assegno viene concesso con provvedimento del Comune ed è pagato dall’INPS, in un’unica soluzione, entro 45 giorni dalla data di ricevimento dei dati trasmessi dal Comune.

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Che cos'è

L’assegno per il nucleo familiare con almeno tre figli minori è un intervento di sostegno per le famiglie che hanno figli minori e che versano in stato di disagio economico.

Attività svolte e servizi offerti

La domanda per il contributo può essere effettuata dal genitore con tre figli minori che fanno parte della stessa famiglia anagrafica.

La domanda deve essere presentata al Comune di Pavia corredata dei documenti necessari.

Successivamente i dati vengono inviati all’INPS che provvederà a erogare l’assegno.

Destinatari

Per richiedere l’assegno per il nucleo familiare con almeno 3 figli minori è necessario compilare la domanda disponibile presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e consegnarla, assieme alla documentazione richiesta, all’Ufficio Protocollo del Comune Pavia entro il 31 gennaio dell'anno successivo a quello per il quale viene richiesto l’assegno.

L’assegno viene concesso con provvedimento del Comune ed è pagato dall’INPS, in due tranches semestrali.

Come accedere

Nuclei familiari composti da almeno un genitore (italiano o comunitario) e tre figli minori di 18 anni, sui quali il richiedente eserciti la potestà genitoriale.

Ai figli minori del richiedente sono equiparati i figli del coniuge ed i minori ricevuti in affidamento preadottivo.

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Data ultima modifica: 13/11/2018

Servizio di riferimento

Amministrativo e Sostegno alla casa

Servizi Sociali
P.zza Municipio, 3
servizisociali@comune.pv.it
Tel: 0382 399 515/516
Fax: 0382 399 517

Responsabile del servizio:
Carla Carbonini
ccarbonini@comune.pv.it
Tel: 0382 399519