Gemellaggi / Twinning

BesançonI primi contatti fra le città di Besançon e Pavia risalgono al luglio1961, per iniziativa di un cittadino francese, ma oriundo di Voghera, il sig. Ange Sala che, memore della bellezza e dell’ospitalità pavese conosciute durante la guerra 1915/18, esprimeva il desiderio, all’allora sindaco di Pavia onorevole Bruno Fassina, di vedere le due città unite dal vincolo del gemellaggio ed avviate verso una reciproca e profonda conoscenza.

La cooperazione fra le due città attraverso scambi di collaborazione turistica, culturale, economica e sportiva portò, nel giugno del 1962, al primo impegno ufficiale di sottoscrizione di un futuro patto di gemellaggio, approvato poi dal consiglio comunale di Pavia con deliberazione n. 28 del 4 febbraio 1963 prot. N. 2550/63 e dal Conseil Municipal de Besançon in data 22 febbraio 1963 (lettera e delibera del 28/02/1963 prot. N. 5333/63).
I rispettivi sindaci erano: on. Bruno Fassina e on. Jean Minjoz.

E’ nel 1965,  precisamente nella seduta straordinaria del Consiglio Comunale del 9 luglio, il momento in cui le rispettive rappresentanze comunali hanno firmato ufficialmente il “gemellaggio”, con cerimonia tenutasi a Pavia,  presso la sala consiliare di Palazzo Mezzabarba, con l’impegno di un duraturo e solido rapporto di amicizia, fratellanza e di cooperazione alla realizzazione della grande impresa dell’unità europea e della solidarietà internazionale.
I sindaci firmatari sono stati il prof. Giovanni Vaccari e il dèputè honoraire Jean Minioz.
Durante la cerimonia, al Sindaco della città francese venne offerta una macchina da cucire Necchi, mentre, a tutti i membri della delegazione, una medaglia d’oro raffigurante l’effige del “Regisole” con impressa la data del gemellaggio, oltre alla pergamena bilingue recante il verbale dell’atto di gemellaggio.

La cooperazione riguarda altresì le università, il provveditorato agli studi, le camere di commercio, gli enti del turismo, gli enti sportivi e tutte quelle associazioni cittadine interessate a proficui scambi nei vari settori culturali.
In tutti questi anni, i rapporti fra le due città sono stati intensi di incontri, di scambi culturali e commerciali (varie feste gastronomiche), sportivi (tornei di calcio), musicali, turistici e soprattutto scolastici; in particolare l’Istituto Statale Adelaide Cairoli, nell’ambito di un progetto di partenariato con il Lycée Louis Pasteur di Besançon, organizzano annualmente scambi studenteschi.

Il Sindaco di Besançon
Il responsabile per le relazioni internazionali del comune di Besançon  è la signora  Dominique Levrey.

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Vilnius

Il gemellaggio fra le Città di Pavia e Vilnius (allora URSS) è stato sottoscritto in Pavia il 25 settembre 1979. I rapporti fra le due Città risalgono al 1975 quando l’allora Consiglio Comunale approvò la mozione di un Consigliere che invitava l’Amministrazione a prendere contatti con la Città di Vilnius, città Russa con caratteristiche simili a Pavia e sede Universitaria.

L’occasione ufficiale arriva nel luglio 1977 quando la Federazione Mondiale delle Città Unite e l’Associazione Italiana per i Rapporti culturali con l’Unione Sovietica organizzano a Baku (città russa dell’Azerbaigian) un incontro/convegno fra le delegazioni delle Città italiane e sovietiche che intrattenevano rapporti di amicizia e gemellaggio, invitando il Comune di Pavia ad essere presente con una propria delegazione, la quale si sarebbe poi recata a Vilnius al fine di definire gli accordi per il gemellaggio e verificare i vincoli di amicizia, relazioni e scambi proficui di arte, pensiero e cultura.

I temi trattati e dibattuti a Baku sono stati i seguenti:

  • Contributo delle città gemellate allo sviluppo dei rapporti italo-sovietici, al consolidamento della distensione, della sicurezza e della pace e, della cooperazione in Europa e nel Mondo.
  • Partecipazione della popolazione alla gestione della città per lo sviluppo economico e culturale per il miglioramento della qualità della vita dei loro abitanti.

Il Consiglio Comunale di Pavia, quindi, nella seduta del 10 maggio 1977 con deliberazione n. 205 approva il gemellaggio fra le due Città .
Con deliberazione della Giunta Comunale n. 1140 del 1 giugno 1977  viene accolto l’invito ad inviare a Baku, in rappresentanza del Comune di Pavia, una delegazione composta da cinque amministratori.
I rispettivi Sindaci di allora erano: Elio Veltri e Algirdas Vileikis.

Si sviluppano così relazioni di amicizia attraverso scambi di rappresentanti delle due Città, di lavoratori, di studenti, di tecnici, gruppi culturali, sportivi e di turisti; Si scambiano inoltre informazioni sulla vita della città e sulla popolazione, sull’attività amministrativa in modo da far conoscere meglio le esperienze nel campo dell’economia, dell’istruzione, dei servizi sociali, dell’attività culturale , sportiva e della partecipazione popolare; attività ancora oggi  presenti, e partecipate con la Camera di Commercio di Pavia, Dirigenti scolastici per l’insegnamento dell’italiano nei licei di Vilnius, mostre d’arte.

Il Sindaco di Vilnius

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HildesheimIl gemellaggio  fra le due Città nasce da un lontano legame storico-religioso.

I  fatti storici si riassumono nel trasferimento delle reliquie di Sant’Epifanio (438-497) da Pavia   alla cattedrale di Hildesheim durante l’alto medioevo (novembre 962), da parte del Vescovo di Hildesheim Otwino venuto, con altri presuli Sassoni alla Corte Regia di Pavia al seguito dell’imperatore Ottone I°. Da allora, i resti del Santo si trovano sia a Pavia che a Hildesheim.
Sant’Epifanio, vissuto nei tempi difficilissimi delle invasioni barbariche, esercitò la nobile missione di ambasciatore e pacificatore; fu testimone del saccheggio e incendio di Pavia da parte di Odoacre nel 476, si adoperò al riscatto dei prigionieri, alla ricostruzione urbana e ancora nella legazione nelle Gallie presso il re Gundobaldo (marzo 494) voluta da Teodorico per la liberazione dei prigionieri (rilasciati per suo merito nel novero di oltre 6000).
La figura di Epifanio è stata oggetto, in anni più recenti, in occasione del XIV° e XV° centenario della morte, di studi agiografici sia a Hildesheim che a Pavia da cui sono emerse le correlazioni storiche, culturali e artistiche della storia medioevale, comuni alle due Città.

Le due città, spinte dal desiderio di riallacciarsi alle relazioni storiche e di approfondire e rafforzare i molteplici contatti già esistenti in ambito culturale, religioso, scolastico e sportivo, nello scambio di adulti e adolescenti nonché negli scambi in campo scientifico ed economico, hanno deciso di sottoscrivere un patto di gemellaggio.
In data 29 febbraio 2000 il Consiglio Comunale di Pavia con deliberazione n. 17/2000 approva il Gemellaggio fra le due Città e lo stesso viene ufficialmente sottoscritto a Hildesheim in data 22 giugno 2000 dai rispettivi Sindaci: dott. Andrea Albergati e Kurt Machens.

In questi anni i rapporti  fra le due Città si sono rafforzati grazie ad una costante attività e ai molteplici contatti a livello Istituzionale e ai numerosi e frequenti scambi culturali, sportivi (con scuole e associazioni pavesi), commerciali, turistici  e soprattutto scolastici; in particolare l’Istituto Tecnico statale “A. Bordoni”,  nell’ambito di un progetto di partenariato con “la Friedrich List Schule”, organizza annualmente scambi didattici con studenti e insegnanti.

Nel 2004 una delegazione di Hildesheim composta da rappresentanti e funzionari del Comune è stata ospite del Comune di Pavia  per un progetto di scambio formativo con le insegnanti delle nostre scuole materne e asili nido, al fine di far conoscere il funzionamento delle strutture didattiche ma soprattutto per favorire lo sviluppo dell’idea di condivisione e confronto reciproco nell’ottica di promuovere una comune identità Europea, pur nella diversità delle esperienze.

Il Sindaco di Hildesheim
Il Responsabile per le Relazioni Internazionali e gemellaggi è il signor Oliver Rösner.

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Hersbruck

I rapporti  fra le due Città nascono grazie alla collaborazione fra l’Associazione Partigiani Cristiani di Pavia e la comunità di Hersbruck in memoria di Teresio Olivelli.
Teresio Olivelli, professore universitario e Rettore del Collegio Ghislieri, fu una delle figure di maggior spicco della Resistenza italiana; Partigiano cristiano combattè per la conquista della libertà e della pace rischiando più volte la propria vita per salvare quella degli altri soldati. Nel 1944 arrestato e deportato nel campo di concentramento di Hersbruck  morì a soli 29 anni in prigionia dove si adoperò per alleviare le sofferenze di molti internati. Fu insignito della medaglia d’oro della resistenza e, da fervente cattolico,  fu avviato nei suoi confronti il processo di beatificazione.
L’Associazione Partigiani Cristiani di Pavia ha sempre tenuto vivo il ricordo di questo personaggio storico, promuovendo molteplici iniziative commemorative ad Hersbruck, così come a Pavia e in tutta la provincia.
Nel 1990 l’Associazione, con la collaborazione dell’Associazione L. Necchi,  il Centro Studi E. Mattei, una rappresentanza di studenti del Liceo Olivelli e del Collegio Ghislieri, ripercorsero i luoghi dove Olivelli visse da deportato e dove morì e, in quell’occasione la delegazione pavese fu ricevuta dalle Autorità Istituzionali ed Ecclesiastiche di Hersbruck.  L’incontro si concluse con la formalizzazione di un progetto di scambio culturale tra il Liceo Olivelli e un Istituto superiore del luogo, volto a promuovere momenti di riflessione e di studio su temi ancora oggi di grande attualità quali la guerra, l’intolleranza, il razzismo, i diritti umani e civili.
Il 30 aprile 2003, durante un convegno organizzato a Pavia presso il Collegio Ghislieri dall’Associazione Necchi per commemorare Teresio Olivelli, il Sindaco della Città tedesca Err Plattmeier ha manifestato al Sindaco di Pavia Andrea Albergati, il desiderio di avviare le procedure per la formalizzazione di un gemellaggio fra le due Città.
Nel settembre del 2003 il Consiglio Comunale di Hersbruck  ha deliberato con esito favorevole il gemellaggio con la Città di Pavia.
Il Consiglio Comunale di Pavia il 17 maggio 2004 con deliberazione n. 18 atti n.15730/04 ha approvato il gemellaggio con la Città tedesca di Hersbruck.
In ragione dei fondamentali valori che ispirano le nuove civiltà democratiche di libertà, pace e lavoro e al fine di realizzare una efficace ed incisiva collaborazione tesa a fare dell’Europa una casa comune, le due Città, attraverso i propri Sindaci,  si sono impegnati a suggellare la propria amicizia promuovendo e favorendo periodici scambi di carattere culturale, religioso artistico ed economico, tra adulti e adolescenti delle due città nel segno della continuità dei valori di pace e fratellanza incarnati dal martire Teresio Olivelli.
In questi anni i rapporti  fra le due Città si sono consolidati attraverso iniziative di tipo culturale, convegni e soprattutto scambi fra istituti scolastici.

Ad oggi non risulta firmato il patto di gemellaggio.

Il Sindaco di Hersbruck

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Betlemme

Il Consiglio Comunale di Pavia nella seduta del  5 giugno 2006 con deliberazione n. 26 (atti. N. 16621/06) approva il gemellaggio con la Città di Betlemme.
Il gemellaggio fra le due Città  viene sottoscritto in Pavia il 25 novembre del 2006, presso la sala Consiliare di Palazzo Mezzabarba, dal Sindaco di Pavia Piera Capitelli e dal Sindaco di Betlemme Victor Batarseh.
Questo gemellaggio non è un semplice atto celebrativo, ma è nato dall’esigenza di aiutare le nuove generazioni a trovare una identità di pace, comprese le nostre. L’università di Pavia e la città di Betlemme già da tempo avevano sviluppato relazioni di tipo formativo-culturale con il Master in cooperazione attuato in collaborazione con il CICOPS (Centro interfacoltà per la cooperazione allo sviluppo) diretto dal prof. Gianni Vaggi dell’Università di Pavia.

L’allora Sindaco di Pavia, promuovendo la città di Pavia come “Città Internazionale dei Saperi”, ha  inteso rivolgere il proprio sguardo anche al bacino del Mediterraneo e alla regione medio-orientale, al fine di promuovere il diritto dei popoli a coesistere pacificamente.

Per questo, la scelta di Betlemme, città simbolo che “vive” un po’ dentro tutti, indipendentemente dalla fede religiosa professata o non professata e quindi apportare il proprio contributo al dialogo tra Oriente ed Europa, in un momento nel quale il riconoscimento di valori comuni alle diverse culture e agli individui, delle molteplici identità  sociali e del diritto dei popoli  a coesistere pacificamente non sono scontati.

In questi anni i rapporti  fra le due Città sono stati improntati sull’adesione ad iniziative legate alla tolleranza religiosa, alla democrazia, alla pace tra i popoli e di promozione del patrimonio culturale della Palestina attraverso scambi culturali a livello internazionale (progetti mirati alla riduzione della povertà, al rafforzamento della società civile e al buon governo nelle istituzioni pubbliche) aderendo, tra l’altro, ogni anno alle iniziative proposte dall’Associazione For Life and Peace.

Il Sindaco di Betlemme

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Zante


I rapporti fra le due Città sono stati favoriti dagli ottimi rapporti sempre intercorsi con la comunità ellenica pavese soprattutto in ambito Universitario (moltissimi greci hanno frequentato l’università di Pavia), in nome del grande poeta Ugo Foscolo, nato a Zante e vissuto per un periodo di tempo a Pavia, cattedratico all’università.

Nell’ambito di queste relazioni l’Università ha sottoscritto diversi protocolli d’intenti mirati alla costruzione, in Zante, di un Museo dedicato a Foscolo a cui l’Università  fornisce documenti e materiale per conferenze e seminari che, a cicli annuali, fa convenire a Zacinto studiosi di fama internazionale e qualificati giovani ricercatori per dibattere temi rilevanti della cultura umanistica.

Nel 2003 il Comune di Pavia rappresentato dall’allora Sindaco Albergati, nel contesto di un incontro ufficiale con la delegazione Ellenica, il Rettore dell’Università e la Provincia di Pavia, lancia la proposta del gemellaggio fra le due Città e di una partnership sul progetto per l’apertura di un museo dedicato al Foscolo.

Negli anni i rapporti sono andati consolidandosi con interscambi culturali inediti e importanti che portarono nel 2003 alla sottoscrizione di un “Protocollo d’intesa” fra i due Comuni con l’obiettivo di promuovere iniziative di tipo culturale-sociale, turistiche, eno-gastronomiche,  per uno sviluppo ambientale sostenibile e tecnologico ed ogni altra attività volta alla conoscenza fra le due comunità, con speciale riferimento ai giovani.

Con deliberazione n. 27  in data 5 giugno 2006 atti n. 16620/06 il Consiglio Comunale di Pavia ha approvato il gemellaggio con la città greca di Zante.

Il Sindaco di Zante è Pavlos Kolokotsas.

Il Responsabile per le Relazioni internazionali e gemellaggi è il presidente del Consiglio Comunale Sig. Nikolaos Tsipiras.

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Con deliberazione n.13 del 5 maggio 1997 P.G n. 13446/97 il Consiglio Comunale di Pavia approvava un gemellaggio costruttivo con la città di Ayamè al fine di cementare i rapporti di collaborazione e di cooperazione sanitaria da tempo avviati, con l'obiettivo di realizzare un servizio di telemedicina tra l'Ospedale Ivoriano e l'IRCCS S. Matteo di Pavia.

Nell'aprile del 1985 è stato realizzato in Costa D'Avorio un ospedale pediatrico e di neonatologia infantile e nel 1991 si è costituita in Pavia l'Agenzia N. 1 composta da 50 professionisti pavesi che si impegnano a finanziare lo sviluppo dell'ospedale la cui gestione è totalmente italiana ed è regolata da una convenzione siglata con il governo Ivoriano.

Tale iniziativa ha avuto un carattere positivo per quanto riguarda l'affermazione, nell'ambito internazionale, dei principi di solidarietà, collaborazione e comprensione reciproca.

Data ultima modifica: 10/04/2018